Glossario: alcuni concetti della sicurezza informatica
CISO
Chi e’ il responsabile della sicurezza delle informazioni? Il responsabile della sicurezza delle informazioni, spesso chiamato CISO (Chief Information Security Officer), è la persona incaricata di proteggere i dati e i sistemi informatici di un’azienda.
Il CISO ha diverse responsabilità:
- Sviluppare e attuare la politica di sicurezza: crea le regole e le procedure per proteggere le informazioni, come un manuale di istruzioni per la sicurezza.
- Gestire i rischi: identifica le minacce e le vulnerabilità dei sistemi informatici e decide come affrontarle.
- Supervisionare la sicurezza delle reti e dei sistemi: controlla che i sistemi di protezione funzionino correttamente e che i dati siano al sicuro, come un guardiano che sorveglia le mura di un castello.
- Sensibilizzare i dipendenti: insegna ai dipendenti come comportarsi in modo sicuro online e come riconoscere le minacce, come un insegnante che educa i suoi studenti.
- Rispondere agli incidenti di sicurezza: coordina le azioni in caso di attacchi informatici o perdite di dati.
Il CISO è una figura chiave per la sicurezza di un’azienda, soprattutto nell’era digitale in cui i dati sono sempre più importanti e le minacce informatiche sono sempre più sofisticate.
MFA
L’autenticazione a più fattori (MFA) è un metodo di sicurezza che richiede all’utente di fornire più di una credenziale per verificare la propria identità e accedere a un account o un sistema. Invece di richiedere solo una password, l’MFA richiede anche un secondo fattore, come un codice inviato tramite SMS, un’impronta digitale o un codice generato da un’app di autenticazione.
L’importanza dell’MFA risiede nel fatto che rende molto più difficile per i malintenzionati accedere ai tuoi account, anche se riescono a rubare la tua password. Questo perché la password da sola non è più sufficiente per accedere: è necessario anche il secondo fattore, che l’attaccante difficilmente possiede.
Ad esempio, se hai attivato l’MFA sul tuo account di posta elettronica e qualcuno ruba la tua password, non potrà accedere alla tua casella di posta a meno che non abbia anche il tuo telefono per ricevere il codice di verifica inviato tramite SMS.
L’MFA è un modo semplice ma efficace per aumentare la sicurezza dei tuoi account online e proteggere i tuoi dati personali e finanziari
PATCH
In informatica, le patch sono come dei “cerotti” che vengono applicati ai software per correggere errori, migliorare le funzionalità o, soprattutto, risolvere problemi di sicurezza.
Nel mondo digitale, le patch sono importanti perché i software possono avere delle vulnerabilità, cioè delle debolezze che possono essere sfruttate dai criminali informatici per attaccare i sistemi. Applicando le patch, si chiudono queste falle e si rende più difficile per gli hacker penetrare nei sistemi.
Le patch possono essere rilasciate dai produttori dei software stessi o da terze parti che scoprono le vulnerabilità. È importante installare le patch il prima possibile, perché più a lungo si aspetta, più si è esposti al rischio di attacchi.
In sintesi, le patch sono degli aggiornamenti software che servono a correggere errori e a migliorare la sicurezza.
PHISHING
Immagina di ricevere un’email o un messaggio che sembra provenire dalla tua banca, da un social network o da un negozio online che usi spesso. Il messaggio ti chiede di cliccare su un link per aggiornare i tuoi dati, confermare la tua password o accedere a un’offerta speciale. Sembra tutto normale, ma in realtà è una trappola!
Questo è il phishing: un tentativo di ingannare le persone per farle rivelare informazioni personali come password, numeri di carte di credito o dati bancari. I criminali informatici creano messaggi o siti web falsi che sembrano reali per indurre le vittime a fornire i loro dati. Una volta ottenute queste informazioni, possono usarle per rubare soldi, fare acquisti fraudolenti o commettere altri crimini.
Il phishing è come una pesca a strascico nel mondo digitale: i criminali lanciano una rete di messaggi falsi sperando che qualcuno abbocchi all’amo. Per proteggerti, è importante essere sempre sospettosi dei messaggi che ti chiedono informazioni personali e verificare sempre l’autenticità del mittente prima di cliccare su qualsiasi link o fornire i tuoi dati.
PIANO DI CONTINUITÀ OPERATIVA
Un piano di continuità operativa (PCO) è un documento che descrive le procedure che un’azienda deve seguire per garantire la continuità delle sue operazioni essenziali in caso di eventi imprevisti, come disastri naturali, interruzioni di corrente, attacchi informatici o pandemie. Il PCO identifica i processi critici per l’azienda, le risorse necessarie per mantenerli attivi e le azioni da intraprendere per ripristinarli in caso di interruzione.
PIANO DI GESTIONE DEGLI INCIDENTI INFORMATICI
Un piano di gestione degli incidenti informatici è come un manuale di istruzioni per affrontare emergenze nel mondo digitale. È un documento che descrive le procedure da seguire quando un’azienda subisce un attacco informatico, una perdita di dati o qualsiasi altro evento che compromette la sicurezza delle informazioni.
Ecco i principali elementi di un piano di gestione degli incidenti informatici:
- Scopo e ambito: definisce l’obiettivo del piano e quali tipi di incidenti copre.
- Ruoli e responsabilità: identifica le persone chiave che devono intervenire in caso di incidente e le loro responsabilità specifiche. Ad esempio, chi deve essere avvisato per primo, chi deve analizzare l’incidente, chi deve comunicare con i clienti o le autorità, ecc.
- Procedure di rilevamento e segnalazione: spiega come identificare un possibile incidente informatico e come segnalarlo alle persone giuste.
- Procedure di contenimento: descrive le azioni da intraprendere per limitare i danni dell’incidente, ad esempio isolare i sistemi infetti, bloccare l’accesso a dati sensibili, ecc.
- Procedure di analisi e ripristino: spiega come analizzare l’incidente per capire cosa è successo e come ripristinare i sistemi e i dati danneggiati.
- Procedure di comunicazione: indica come comunicare l’incidente alle parti interessate, come clienti, dipendenti, autorità, ecc.
- Procedure di revisione: prevede una fase di analisi dopo l’incidente per capire cosa è andato bene e cosa si può migliorare nel piano di gestione.
Il piano di gestione degli incidenti informatici è un documento vivo, che deve essere aggiornato regolarmente per tenere conto delle nuove minacce e delle nuove tecnologie. Deve essere chiaro, semplice e facile da seguire in caso di emergenza.
POLITICA DI SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI
Un insieme di regole e linee guida che un’azienda o organizzazione mette in atto per proteggere le proprie informazioni importanti. Queste informazioni possono essere dati dei clienti, segreti commerciali, informazioni finanziarie o qualsiasi altra cosa che l’azienda consideri preziosa.
La politica di sicurezza delle informazioni è come un manuale di istruzioni che dice ai dipendenti:
Cosa fare: ad esempio, come creare password forti, come gestire i documenti riservati, a chi segnalare eventuali problemi di sicurezza.
Cosa non fare: ad esempio, non aprire allegati sospetti nelle e-mail, non condividere informazioni riservate con persone non autorizzate, non lasciare incustoditi i dispositivi aziendali.
Lo scopo di questa politica è proteggere le informazioni da:
– criminali informatici che cercano di rubare dati o causare danni.
– Errori umani: dipendenti che accidentalmente cancellano file importanti o cliccano su link pericolosi.
– Disastri naturali: incendi, alluvioni o altri eventi che potrebbero danneggiare i sistemi informatici dell’azienda.
In sintesi, la politica di sicurezza delle informazioni è un piano per mantenere al sicuro le informazioni importanti di un’azienda.
RESILIENZA
La resilienza, in informatica, si riferisce alla capacità di un sistema informatico di resistere a guasti, errori o attacchi e di continuare a funzionare correttamente o di riprendersi rapidamente. Un sistema resiliente è progettato per minimizzare l’impatto di eventi avversi e per garantire la disponibilità dei dati e dei servizi. Ciò può includere l’utilizzo di backup dei dati, ridondanza dei sistemi, software di sicurezza e altre misure preventive.
VALUTAZIONE DEI FORNITORI
Come puo’ un’azienda valutare i rischi legati alla sicurezza dei propri fornitori? Valutare i rischi legati alla sicurezza dei fornitori esterni è fondamentale per proteggere un’azienda da potenziali minacce informatiche e perdite di dati. Ecco alcuni passaggi chiave che un’azienda può seguire per condurre una valutazione efficace:
- Identificare i fornitori critici: Inizia individuando i fornitori che hanno accesso a dati sensibili o che forniscono servizi essenziali per l’azienda. Questi fornitori rappresentano un rischio maggiore in caso di violazione della sicurezza.
- Raccogliere informazioni: Richiedi ai fornitori di fornire informazioni dettagliate sulle loro misure di sicurezza, come ad esempio:
- Politiche di sicurezza delle informazioni
- Procedure di gestione degli incidenti
- Controlli di accesso e autenticazione
- Protezione dei dati
- Formazione del personale sulla sicurezza
- Certificazioni di sicurezza (ISO 27001, SOC 2, ecc.)
- Condurre audit e valutazioni: Se necessario, effettua audit o valutazioni indipendenti per verificare l’efficacia delle misure di sicurezza dichiarate dai fornitori. Questo può includere visite in loco, test di penetrazione o analisi delle vulnerabilità.
- Valutare i rischi: Analizza le informazioni raccolte e i risultati degli audit per identificare i potenziali rischi legati alla sicurezza dei fornitori. Considera fattori come:
- La sensibilità dei dati a cui il fornitore ha accesso
- La dipendenza dell’azienda dai servizi del fornitore
- La storia del fornitore in termini di sicurezza
- Il livello di maturità delle misure di sicurezza del fornitore
- Definire un piano di mitigazione: Sulla base della valutazione dei rischi, sviluppa un piano per mitigare i rischi identificati. Questo può includere:
- Richiedere ai fornitori di implementare misure di sicurezza aggiuntive
- Monitorare regolarmente le prestazioni di sicurezza dei fornitori
- Includere clausole di sicurezza nei contratti con i fornitori
- Limitare l’accesso dei fornitori ai dati sensibili
- Stabilire piani di risposta agli incidenti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO INFORMATICO
Immagina la valutazione del rischio informatico come una sorta di “check-up” per la sicurezza informatica di un’azienda. È un processo che serve a capire quali sono i pericoli che l’azienda potrebbe affrontare nel mondo digitale e quanto potrebbero essere gravi.
Ecco i passaggi principali di una valutazione del rischio informatico:
- Identificazione degli asset: si fa una lista di tutte le cose importanti per l’azienda che potrebbero essere attaccate da criminali informatici. Questi “asset” possono essere dati sensibili dei clienti, segreti commerciali, sistemi informatici, siti web, ecc.
- Valutazione delle minacce: si cerca di capire quali sono i pericoli che potrebbero minacciare gli asset identificati. Questi pericoli possono essere attacchi hacker, virus informatici, errori umani, disastri naturali, ecc.
- Valutazione delle vulnerabilità: si analizza quanto gli asset dell’azienda siano deboli di fronte alle minacce identificate. Ad esempio, un sistema informatico vecchio e non aggiornato potrebbe essere più vulnerabile agli attacchi rispetto a uno nuovo e protetto.
- Stima del rischio: si cerca di capire quanto sia probabile che una minaccia si verifichi e quanto grave potrebbe essere l’impatto sull’azienda. Ad esempio, un attacco hacker che ruba dati sensibili dei clienti potrebbe avere un impatto molto grave sulla reputazione dell’azienda.
- Trattamento del rischio: si decide cosa fare per ridurre i rischi identificati. Le opzioni possono essere diverse: migliorare le difese informatiche, fare copie di sicurezza dei dati, acquistare un’assicurazione contro i rischi informatici, ecc.
La valutazione del rischio informatico è un processo che aiuta le aziende a capire quali sono i pericoli informatici a cui sono esposte e a prendere le misure necessarie per proteggersi.
VULNERABILITÀ
Nel mondo informatico, una vulnerabilità è un difetto o un errore nel software, nell’hardware o nella configurazione di un sistema che può essere sfruttato da un criminale informatico (hacker) per accedere al sistema, rubare dati, installare malware o causare altri problemi.
Le vulnerabilità possono essere causate da diversi fattori:
- Errori di programmazione: quando il software viene creato, gli sviluppatori possono commettere errori che lasciano delle “porte aperte” nel sistema.
- Configurazioni errate: a volte, i sistemi vengono configurati in modo non sicuro, lasciando delle vulnerabilità che possono essere sfruttate.
- Software obsoleto: i software vecchi e non aggiornati possono avere vulnerabilità note che gli hacker possono sfruttare.
Le vulnerabilità sono un problema serio perché possono mettere a rischio la sicurezza dei dati, la privacy degli utenti e la stabilità dei sistemi. Per questo motivo, è importante identificare e correggere le vulnerabilità il prima possibile, proprio come si riparerebbero le crepe in un muro o si chiuderebbero le finestre aperte in una casa.